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Maurizio de Giovanni, La condanna del sangue.

È la primavera del 1931 e viene ritrovato in un lago di sangue il cadavere di Carmela Calise, cartomante e il substrato dell’anima di Napoli torna ad agitarsi, perché è di passioni che si occupa il nuovo libro di Maurizio de Giovanni. La condanna del sangue, secondo della tetralogia prevista del Commissario Ricciardi è un trattato sui movimenti sismici dell’anima, movimenti minimi interiori che si tramutano in guerre titaniche. Il dolore provocato dalla bellezza di Filomena, la situazione coniugale degli Arpaja, le ambizioni di Attilio, la sopravvivenza della famiglia Iodice, i tormenti di Maione, non più solo spalla ma coprotagonista di Ricciardi, e lui, magnetico commissario con la capacità di vedere l’ultimo grido di dolore dei morti. Un uomo che convive con un segreto spaventoso e che tutte le notti guarda dalla finestra la donna che ama. Maurizio de Giovanni non scrive, scava nell’animo alla ricerca delle cose che fanno muovere il mondo.

La scheda del libro:

La primavera del 1931 si annuncia con i suoi profumi tra i vicoli e le piazze di Napoli e già porta scompiglio, agita il sangue delle persone. Carmela Calise, cartomante e usuraia, scopre la carta che segnerà il proprio e l’altrui destino. Viene trovata morta, ridotta a un mucchio di ossa e sangue, barbaramente colpita a bastonate nel suo modesto appartamento del rione Sanità. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi e il brigadiere Raffaele Maione sanno come può essere feroce il richiamo della stagione nuova; quello che ancora non sanno è quanto saranno coinvolti nella tempesta di emozioni che dovranno attraversare. Guidato dal Fatto, il dono o la maledizione di sentire le ultime parole pronunciate da chi muore di morte violenta, Ricciardi, già protagonista de Il senso del dolore, accompagna il lettore nei misteri della città, tra menzogne e sotterfugi, superstizioni e intrighi, mentre le passioni esplodono indomabili nell’oscurità dei bassi e nelle stanze ombrose delle dimore nobiliari. I personaggi del romanzo si muovono attorno al commissario come a comporre un coro. Tra i tanti, le donne: la coraggiosa Filomena, costretta a sacrificare la propria bellezza per salvare l’onore; l’affascinante e impulsiva Emma, annoiata da un ricco marito assai più vecchio di lei; e poi Lucia, decisa a riconquistare l’uomo che ama, la piccola Rituccia, già segnata dalle iniquità della vita, la dolce Enrica, in attesa di uno sguardo alla finestra. Ricciardi e Maione dovranno affrontare l’abbandono, la gelosia, il possesso. Ma soprattutto la “condanna del sangue”: ancora una volta affonderanno le mani nelle miserie e nel dolore e incontreranno gli antichi nemici, la fame e l’amore; nel farlo si troveranno faccia a faccia con le proprie paure. Il caso sarà risolto e la città restituita alla seduzione dell’aria che freme.

settembre 26, 2008 at 3:29 PM Lascia un commento